“Oramai più della metà delle persone vengono in ambulatorio per le scadenza (è ora di fare gli esami, è ora di fare la visita oculistica, è ora di … ), per rassicurarsi e per prevenzione. Mentre una volta si andava dal dottore per essere curati”
Me l’ha detto un collega medico da trent’anni.
30 anni di studio, di ambulatorio, di pazienti, di visite, di patologie, di cure e di prevenzione. Vita da medico.
I tempi cambiano, la società cambia, ma la sala d’attesa è sempre piena.
Scherzi a parte … si tratta di un luogo comune ma spesso con un fondo di verità: immaginare di avere bisogno del dottore e dover attendere 2 ore in ambulatorio per la visita.
La folla in sala d’attesa: non c’è cosa che fa più infastidire i pazienti, che impazienti, fanno fatica a star fermi un minuto al passaggio livello.
E tu, medico?
E il medico, altrettanto pazientemente, fa il suo lavoro. Anche se spesso, troppo spesso, questa cosa del caos in sala d’attesa e dell’ansia che mettono tutte quelle persone li ad aspettarlo in ambulatorio, non gli va proprio giù.
Conosco medici che hanno cambiato radicalmente la gestione delle visite. Sono passati all’appuntamento.
Altri, invece, che non avendo le risorse per gestire gli appuntamenti, una segretaria o altro, hanno messo in sala d’attesa, una lista che i pazienti compilano ogni giorno all’inizio dell’ambulatorio.
Oppure medici, che per il loro ambulatorio hanno adottato il metodo che voglio consigliarti oggi: un distributore di numerini. Perchè i pazienti possano ordinare l’accesso alla visita secondo il loro ordine di arrivo. Serve soprattutto per ridurre le litigate.
Educa i tuoi pazienti e visita in santa pace
Martina Pozzan
Per mia esperienza il sistema dei numerini non riduce le litigate sia perché c’e’ chi li prende, va a fare la spesa e torna che e’ sorpassato sia perché c’e’ chi ritiene che il suo caso sia più urgente e non rispetta l’ordine..
Grazie Renato per aver portato la tua esperienza. Come mi insegni anche tu, ho imparato in questi anni che è importante definire un metodo lavorativo che ti permetta di lavorare in pace, ma è altrettanto importante considerare in questa scelta anche i propri pazienti, le loro caratteristiche e abitudini.
Tu quale metodo hai adottato? Hai già provato con l’appuntamento? _ Martina