Organizzare l’ambulatorio assecondando le richieste dei pazienti non è sempre una cattiva idea
E’ quanto accaduto a Corrado, un collega medico che lavora a Leno, in provincia di Brescia, prima di trovare un nuovo modo per organizzare l’ambulatorio.
Succedeva a lui, quello che accade nel 70% degli studi medici:
a necessità, il paziente si reca nell’ambulatorio del medico in orari di apertura.
Lo accoglie una bella sala d’attesa attrezzata di riviste per ingannare l’attesa della visita.
Il paziente chiede agli altri presenti in sala quale sia il proprio turno e aspetta pazientemente il medico per la visita.
E fin qui, dirai tu. Nessuna novità, è quasi dappertutto così!
Ma accade anche quest: nel peggiore dei casi, una volta arrivati in ambulatorio, si trovano li ad attendere la visita altre 10/15 persone.
Talvolta però, rimanere ad attendere il proprio turno diventa una cosa sgradevole.
Soprattutto se si tratta di cose veloci come potrebbe essere la richiesta di una impegnativa o le ricette ripetitive.
Il dottore di cui ti parlavo ha trovato una soluzione per organizzare l’ambulatorio
E’ riuscito ad accontentare i suoi pazienti.
Quelli che gli chiedevano di modificare il suo modo di organizzare le visite. Quelli che non desideravano rimanere in attesa e tutti coloro che dovendo aspettare un’ora o più, non potevano prendersi permessi dal lavoro per rimanere in ambulatorio.
Ecco come ha fatto ad organizzare l’ambulatorio:
ha deciso di gestire le visite dello studio su appuntamento, almeno un paio di giorni la settimana per assecondare le richieste di lavoratori e studenti che avevano difficoltà a rimanere in studio.
Quali sono i vantaggi?
Se adotti anche tu questa soluzione, non avrai più da discutere con nessuno.
Riuscirai a dare un servizio di qualità ai tuoi pazienti e riuscirai a vederli tutti, indipendentemente dall’attesa.
“Educa i tuoi pazienti e visita in santa pace”
Martina Pozzan
Ps: Qui, invece, trovi la testimonianza di Corrado sul nostro servizio